L’UE ha sottolineato l’importanza di combattere la diffusione delle fake news

La Commissione Ue rafforza le regole contro le fake news e la disinformazione online, proponendo nuovi impegni per Facebook, Google, Twitter e tutte le altre piattaforme digitali.

Il 26 Maggio il commissario al mercato interno, Thierry Breton, nel presentare l’aggiornamento del ‘Codice di buone pratiche sulla disinformazione’ firmato nel 2018 da Google, Facebook, Twitter, Microsoft e recentemente anche da TikTok, ha sottolineato come “La disinformazione non può rimanere una fonte di guadagno”. Inoltre, ha sottolineato l’urgenza di prendere “impegni più stringenti da parte delle piattaforme online, dell’intero ecosistema pubblicitario e della rete dei fact-checker”.

Bruxelles chiede alle piattaforme di “assumersi le loro responsabilità” e di collaborare più efficacemente “per togliere fondi alla disinformazione”. L’idea è che si scambino informazioni sugli annunci rifiutati, in modo che gli autori possano essere bloccati su tutti i canali di trasmissione virtuale. Inoltre, Bruxelles chiede di rendere pubbliche ulteriori misure per ridurre gli effetti della manipolazione delle informazioni.

Le preoccupazioni sull’impatto della disinformazione si sono intensificate durante la pandemia COVID-19 e dopo le affermazioni sui brogli elettorali negli Stati Uniti, con alcuni critici che indicano il ruolo dei social media e dei giganti della tecnologia nella diffusione.

Vera Jourova, vicepresidente della Commissione per i valori e la trasparenza, ha detto che la questione è urgente a causa della rapida evoluzione delle minacce poste dalla disinformazione.

“Abbiamo bisogno che le piattaforme online e gli altri attori affrontino i rischi sistemici dei loro servizi e l’amplificazione algoritmica, smettano di sorvegliare se stessi da soli e smettano di permettere di fare soldi sulla disinformazione, preservando pienamente la libertà di parola”, ha detto.

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